100% assemblati artigianalmente a mano, da me, uno per uno;
• Conduttore avvolto a mano;
• Composti da materie prime Italiane;
• Terminati con connettori artigianali italiani.
So che potrà sembrare strano, ma in un sistema testata-cassa il cavo di potenza è quello con più influenza sul risultato sonoro. Il cavo trasporta il segnale amplificato dalla testata fino al diffusore e una sua scelta non accurata puo causare delle alterazioni timbriche e di dettaglio non indifferenti rispetto quello che esce dal finale.
C’è da dire che anche in questo caso sono tante le aziende che vendono cavi di potenza, ma che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di cavi più o meno tutti uguali nelle geometrie e caratteristiche costruttive. Il classico cavo di potenza è formato da una coppia di conduttori multifilari in rame isolati in PVC, intrecciati tra loro e inseriti a loro volta in una spessa guaina di PVC. Le lunghezze solitamente si aggirano intorno ad un metro e mezzo.
Queste caratteristiche sono diventate di fatto lo standard della produzione globale, e con tutta probabilità le differenze che troverete tra modello e modello saranno relative ai connettori utilizzati, allo spessore dei due conduttori e alla qualità del rame.
Gli anni passati a sperimentare cavi per HIFI mi hanno insegnato che questi “standard” sono utilizzati al solo scopo di risparmiare sui costi produttivi, in modo di poter offrire prodotti che, anche se descritti sui blister promozionali come “innovativi”, di innovativo hanno ben poco. Un rame più o meno puro, un colore esterno fluorescente e accattivante…
Ho deciso che era ora di cambiare tutto. Non avrei utilizzato un conduttore commerciale “standard”, ma lo avrei creato interamente a mano, intrecciandolo personalmente.
La prima cosa che ho rimosso del tutto è stato il PVC. Questa plastica ha il vantaggio di essere economica, molto flessibile e facilmente colorabile… e basta. Nella realtà ha un effetto deleterio sulla riproduzione sonora in quanto assorbe parte del segnale elettrico che passa sul rame degradando così la qualità della musica. Al suo posto ho deciso di utilizzare solo polietilene, che al contrario ha un impatto sul segnale decisamente inferiore, riducendo quasi a zero il degrado del segnale.
Poi ho cambiato la geometria del conduttore. Invece che due grossi conduttori multifilari ho utilizzato 32 conduttori in rame pieno, isolati uno per uno, e intrecciati tra loro in modo da formare un cavo con una bassa componente induttiva, solitamente responsabile dell’attenuazione delle frequenze acute.
Inoltre ho ridotto le lunghezze in modo da limitare la resistenza elettrica al minimo, proponendo quindi cavi che siano più corti possibile. Questo è un vantaggio del tutto personale, in quanto ogni mio cavo è costruito su indicazioni specifiche del cliente. In questo modo il cavo è lungo esattamente quanto serve. Più il cavo è corto e meno interferisce sul risultato finale… e costa pure di meno rispetto ad un cavo lungo!
Il risultato è che il mio cavo ha un impatto sul suono di gran lunga inferiore rispetto a qualsiasi altro cavo costruito con tecniche “tradizionali”. Gli effetti sono più impatto dinamico, ridotte distorsioni agli estremi di banda e messa a fuoco impressionante.
Provare per credere.
Rigotti Cables di Gianluca Rigotti – P.IVA 02639340427